
Imperatore Franceso I. (1768-1835) – come Francesco II. fu l’ultimo imperatore del Sacro romano impero e come Francesco I. il primo imperatore d’Austria. Condusse l’Impero durante le guerre napoleoniche. Durante il suo regno l’Impero austriaco fece bancarotta. Nel 1816 visitò le regioni appena acquisite del Quarnaro e della Dalmazia, tra cui anche Fiume. È rappresentato qui come re dell’Illiria, uno dei paesi fondati ex novo all’interno dell’Impero, di cui Fiume fece parte nel periodo 1816-1822.

Il conte Laval Nugent (1777-1862) – feldmaresciallo, politico, collezionista di arte e mecenate, proveniente da una famiglia nobile irlandese. Fece parte delle guerre napoleoniche nelle quali più volte vinse le truppe francesi. Nel 1813 liberò Fiume dai Francesi. Aiutò il Risorgimento popolare croato. La sua passione erano le costruzioni storiche, come per esempio i castelli, e l’archeologia. A Fiume diventò proprietario della Fortezza di Tersatto (Trsatska gradina), che poi rinnovò e la quale in seguito diventò museo e suo mausoleo (mausoleo “La pace degli eroi”, scultura basilicale).
Oltre alla Fortezza di Tersatto a Fiume si possono visitare i resti della sua ricca collezione d’arte…
Visitate il Museo Marittimo Storico del Litorale Croato Fiume

Andrea Lodovico Adamich (Andrija Ljudevit Adamić) (1766-1828) – personaggio centrale nella città di Fiume del suo tempo. Proviene da una famiglia commerciale benestante di origini ebraiche. Fu commerciante, industriale, costruttore e mecenate. Faceva commercio con il tabacco, il sale e il legname, e i suoi contatti commerciali si estendevano non solo al Mediterraneo, ma anche all’Europa dell’Est, all’Inghilterra e all’America centrale e del Sud. Fu uno dei promotori principali della produzione industriale di Fiume (della manifattura di carta, corde, vele, vetro e liquori). Fece costruire il primo teatro della città e portò a Fiume la prima orchestra.
A Fiume potete vedere i testimoni di Adamich e sentire una storia interessante su di essi…
Visitate il Museo Marittimo Storico del Litorale Croato Fiume

Asso di banconote – porta il detto latino „Pecunia non olet – I soldi non puzzano“. Durante la sua storia Fiume (Rijeka) si affermò come una città di commercio, industria e traffico. Proprio per questo il detto può ben applicarsi a Fiume. Infatti, se non fosse stato per il sapere e la ricchezza di alcuni fiumani conosciuti, oggi non esisterebbero molti monumenti per i quali la città è conosciuta…

Imperatore Francesco Giuseppe I. (1830-1916) – qua è rappresentato come imperatore austriaco. Giovanni Luppis gli aveva mostrato con successo il suo “Salvacoste”. Francesco Giuseppe, come la maggior parte delle strutture dirigenti della Monarchia, era conservativo, però nel campo dell’armamento volentieri accettava delle innovazioni. Più volte visitò Fiume…

Robert Whitehead (1823-1905) – ingegnere inglese, proprietario e direttore della ditta “Stabilimento Tecnico Fiumano” e poi della prima fabbrica dei siluri nel mondo chiamata “Torpedofabrik Whitehead & Comp.” Dopo aver preso il concetto del siluro da Luppis, lo perfezionò significativamente, inserendoci delle innovazioni come per esempio il giroscopio. Fu un grande benefattore. I suoi figli, attraverso le relazioni coniugali, entrarono a far parte della nobiltà europea più prestigiosa.
A Fiume nella via Dolac si possono ammirare i palazzi progettati per Robert Whitehead…

Giovanni Luppis (Ivan Luppis) (1813-1875) – proveniente da una famiglia nobile dalmato-istriana, era ufficiale della marina militare austriaca. È il fondatore dell’idea del siluro, che chiamò “Salvacoste”. Il concetto fu poi sviluppato dal „Stabilimento Tecnico Fiumano“, mentre Luppis fu riccamente premiato e persino, nell’età avanzata, ricevette il titolo nobile.
Visitate Museo Civico di Fiume

Asso di siluri – il suo detto „Viribus unitis – con le forze unite“ era anche il detto ufficiale della Monarchia austro-ungarica. Qui il detto si riferisce al fatto che per la creazione del siluro, arma marittima inventata a Fiume, erano necessari i potenziali di tante persone arrivate da diverse parti del mondo e la loro cooperazione armonica. In questo, e non nella potenza distruttiva dell’arma, sta la bellezza della storia sul siluro fiumano.

La regina Maria Teresa (1717-1780) – mostrò coraggio nel difendere l’eredità familiare dalle pretese straniere in una serie di guerre sanguinose. A Fiume incentivò la produzione industriale. Un esempio ne è la raffineria di zucchero nella quale fu investito capitale olandese. Stimolò anche la marina. Sostenne l’apertura della prima scuola femminile di Fiume. Sul campo politico proclamò Fiume un’entità separata (“Corpus separatum”) sotto la corona ungherese.
A Fiume si può ancor’oggi vedere il palazzo dell’amministrazione della raffineria di zucchero, sulla cui facciata i personaggi raffigurati portano corone di canna da zucchero…

La baronessa Josephina Mollinary Vraniczany (seconda metà dell’800 – prima metà del ’900) – durante una delle prime presentazioni nel mondo dell’apparecchio di raggi X (un mese dopo la presentazione di Röntgen), Peter Salcher, al tempo fisico mondialmente famoso, nonché ufficiale della marina e professore presso l’Accademia navale militare di Fiume, cercò un volontario che permettesse che gli fosse fatta la radiografia alle ossa della mano. Con grande stupore di tutti i presenti, maggiormente uomini, si sottopose alla radiografia la baronessa Mollinary Vraniczany che coraggiosamente mise le proprie mani sotto l’apparecchio.
Di questo, come anche di altri esperimenti del profesor Salcher, potete sapere di più visitando il Museo civico di Fiume….

Karolina Belinić (fine ’700-prima metà dell’800) – famosa anche sotto il soprannome Carolina Fiumana (Karolina Riječka), è il personaggio femminile più famoso della storia di Fiume. Nel 1813, mentre la squadra militare britannica si stava preparando per bombardare Fiume, Carolina salì sulla nave ammiraglia e con lo charme femminile riuscì a convincere l’ammiraglio John Leard di rinunciare a tale intento.
A Fiume si può vedere una palla di cannone sparata in tale occasione dalle navi britanniche nel muro della Cattedrale di San Vito…

Asso di cuori – le carte tradizionali per briscola e tresette conoscono solo personaggi maschili. Fiume però è da sempre stata diversa. Con ciò vogliamo rendere onore a tutte le donne famose della storia di Fiume. Il detto “Indeficienter - Ininterrottamente, senza fine” si trova sullo stemma fiumano, e qui si riferisce al coraggio illimitato dei cuori di queste donne.

Re Francesco Giuseppe I. (1830-1916) – rappresentato qui come re ungarico. Dal 1868 Fiume fu sotto l’amministrazione ungarica grazie appunto al perfido “Rammendo fiumano” (“Riječka krpica”). Con dei trucchi politici del genere la Monarchia voleva allungarsi la vita, ma non le valse tanto. Solo due anni dopo la morte dell’imperatore e re la Monarchia si sciolse e per Fiume iniziarono dei tempi instabili…
Il governatore ungarico per Fiume risiedeva nel Palazzo del Governo (Guvernerova palača), oggi Museo marittimo e storico del Litorale croato, su una posizione dominante sul Quarnaro…

Ivan Zajc (1832-1914) – compositore nato a Fiume, dove visse fino al 1870. Per le future generazioni Zajc lasciò un opus fecondo di circa 1200 composizioni per orchestra, da camera, per pianoforte, 19 opere, 26 operette, musiche di scena, circa 50 cantate, 19 messe, 14 Ave Marie, 200 cori e 170 canzoni per assoli. Il Teatro croato popolare di Fiume (Hrvatsko narodno kazalište) porta il suo nome.
Nel parco davanti al teatro potete vedere oggi la sua statua; sulla piazza Kobler (Koblerov trg) si trova il vecchio palazzo municipale, in seguito istituto filarmonico, dove Zajc ricevette la sua prima istruzione musicale …
Visitate Teatro Popolare di Fiume

Janko Polić Kamov (1886-1910) – al suo tempo fu incompreso. Le sue dramme, poesie, novelle e feuilleton suscitavano scandalo pubblico. Oggi viene sempre più apprezzato come uno degli antecessori della sensibilità moderna in letteratura, non solo in Croazia, ma nel mondo. Il suo romanzo “Pozzanghera prosciugata” (“Isušena kaljuža”), se fosse stato pubblicato durante la vita dell’autore, sarebbe stato il primo romanzo moderno nel mondo. Concluse la sua vita breve e tempestosa a Barcellona.
A Fiume si può vedere la sua casa natale a Pecine; vicino all’albergo “Kontinental” c’è la sua statua…

Asso di piume – con il detto “Scripta manent – ciò che è stato scritto rimane” si è voluto dire che tutto quello che è stato scritto sulla storia di Fiume e sulla sua cultura rimane per il futuro, che darà poi il giudizio finale. Il tutto si riferisce sia ai felici momenti dell’ispirazione artistica che agli intrighi politici appartenenti alla tempestosa storia fiumana.